L'Edificio
Il
Museo del costume e dell’artigianato tessile di Chianale è ospitato nell’antica chiesa dei cappuccini e
nella sacrestia ad essa adiacente. Ai missionari cappuccini la controriforma aveva affidato il compito di restituire alla
fede cattolica i numerosi protestanti presenti in alta Val Varaita durante i secoli XVI e XVII.
La missione inizia la sua attività ufficialmente nel 1659. Il compito affidato ai cappuccini era pesante e delicato perché Chianale
era un centro importante di diffusione del calvinismo a cui facevano riferimento tutti i protestanti dell’alta valle, il solo che
ebbe durante quasi tutto il secolo un tempio.
Le ultime famiglie praticanti la “religione cosiddetta riformata” furono costrette ad
abiurare nel 1685. Il loro tempio fu distrutto.
I cappuccini risiedevano al di sotto della chiesa e lì avevano il loro refettorio e le loro celle. Recentemente è stato restaurato
il pozzo: era munito di una galleria segreta che si dirigeva verso est.
La missione si scioglie nel 1794 quando la minaccia delle armate rivoluzionarie francesi (il paese faceva parte, dal 1713, degli
stati di Savoia) induce i cappuccini ad allontanarsi da Chianale. L’ultima opera edilizia realizzata dai missionari è il campanile,
a sezione triangolare, che porta la data del 1792. La chiesa era dedicata a S.Luigi, re dei francesi.
Dopo un periodo di abbandono e di deterioramento, dopo le leggi napoleoniche che sciolgono gli ordini religiosi, il comune acquista
l’edificio per ristrutturarlo e destinarlo a residenza dei parroci del paese. La chiesa viene sezionata nel senso dell’altezza da
un soppalco (una parte del quale è stata conservata). I parroci, a partire da allora e fin verso il 1960, risiedono nell’appartamento
ricavato al livello inferiore della chiesa. Il soppalco (con accesso dal corridoio situato a ovest della chiesa) svolge una funzione
di ospizio per viandanti, e più recentemente per turisti, funzione già svolta dai cappuccini in altro settore della missione.
Per questo compito il governo sabaudo accordava ai missionari e poi ai parroci un contributo annuo.
L'interno
Piano Superiore
Soppalco